Meta del percorso è un vasto prato panoramico a terrazzamenti in cui fino agli anni ’20 vivevano famiglie dedite all’allevamento del bestiame e alla coltivazione di cereali e patate. Della preziosa testimonianza d’antropizzazione della montagna costituita dal sistema autosufficiente rimangono ancora alcuni resti degli edifici e grosse piante di ciliegio fra le dense pinete e abetaie della montagna di Vervò.
descrizione
percorso 5 partendo da Toss
Dall’abitato di Toss, in direzione Nord-Est, lungo strada agricola asfaltata, fino alla località Pian della Sega (parcheggio). Subito prima dell’area pic-nic, in direzione est, si imbocca l’antica mulattiera che abbastanza ripida nella pineta per circa 400 m superando un dislivello di 120 m; dopo un’ampia curva a sinistra, il tracciato diviene semipianeggiante, sviluppandosi a mezza costa nello scosceso versante roccioso in corrispondenza della terrazza panoramica con notevole vista dall’alto sul sottostante Catel Thun, la Bassa Val di Non ed il Gruppo delle Dolomiti di Brenta; percorsi ulteriori 200 m di mulattiera fra gli stentati pini, si imbocca una strada forestale che, con modeste pendenze e due ampi tornanti, risale per circa 1.3 km il facile versante fittamente ricoperto da boschi di faggio fino alla radura di Prà Ciastel (quota 860 s.l.m.) ove si possono osservare poco più avanti sulla sinistra i pochi ruderi di un probabile luogo di sosta e cambio dei cavalli.
Ignorata la strada che si dirama sulla destra in leggera ascesa, si prosegue in direzione nord-est per circa 800 m lungo il tracciato pianeggiante attraverso il bosco misto di faggio e abeti, fino al fianco di una valleta (in corrispondenza di un’ampia curva a sinistra di una strada forestale); abbandonando questa, si imbocca la pista forestale che si dirama sulla destra per circa 500 m, finché il percorso, divenuto esclusivamente pedonale ( sentiero dei cavai), si abbassa nell’alveo della Val Marzana per poi risalire lungo il versante opposto (gradini in pietra in corrispondenza del guado), fino ad immettersi sulla strada forestale poco sopra Mas del Mont, raggiungibile svoltando a sinistra. Possibilità di sostare e area pic-nic.
informazioni percorso da Vervò
Località di partenza:
Abitato di Toss: seguendo le indicazioni della struttura zootecnica Alpenseme, possibilità di parcheggio in corrispondenza dell’area pic-nic in località Pian della Sega (ca. 1 km a nord-est dell’abitato di Toss ed a 1 km da Castel Thun, di cui al precedente percorso n.4); quota 536 m s.l.m.
Arrivo: località Mas di Vervò quota 840 m s.l.m.
Lunghezza: 3,7 km
Dislivello: 304 m
Difficoltà: escursionistico, ripido il tratto iniziale (ca. 400m), successivamente in leggera salita.
Tempo di percorrenza: h 2.00
percorso 5 partendo da Priò
Dal piazzale in località teleferica, si scende nella profonda forra del Pongaiola lungo i tornanti di una ripida strada pavimentata (ca. 1 km fino al fondovalle); dopo avere attraversato l’alveo del Torrente mediante un selciatone in massi, il percorso risale ripido lungo il versante opposto, seguendo il tracciato di una lunga strada forestale che attraverso i boschi di Priò conduce ai prati del Mas del Mont.
Il percorso pedonale n. 5 è riferito agli accessi al “Mas del Mont” da Vigo di Ton e da Priò, mentre l’accesso da Vervò è contraddistinto come percorso n. 6 “Sentiero Romano”.
informazioni percorso da Priò
Località di partenza: dall’abitato di Priò: in direzione Vervò; possibilità di parcheggio in località teleferica, abbandonando sulla destra dopo circa 100 m la S.P. della Predaia; quota 665 m s.l.m.
Arrivo: località Mas di Vervò quota 840 m s.l.m.
Lunghezza: 3,8 km
Dislivello: 205 m in ripida discesa fino alla forra del Torrente Pongaiola;
380 m in salita fino al Mas del Mont di Vervò
Tempo di percorrenza: h 2.00
Difficoltà: escursione per strade forestali, impegnativa per lunghezza e dislivello; molto ripido il tratto iniziale che scende e poi risale la forra del Pongaiola.
Il Mas del Mont di Vervò
Interessante distesa prativa costellata qua e là da grosse piante di ciliegio, in posizione panoramica fra le dense pinete e abete della montagna di Vervò, a quota 840 m s.l.m. Fino agli anni ’20 questa amena località è stata sede umana permanente per l’allevamento del bestiame e la coltivazione di cereali e patate lungo i terrazzamenti a valle dei fabbricati di cui rimangono ancora pochi ruderi.
Si tratta di preziosa testimonianza d’antropizzazione della montagna mediante l’insediamento di un’entità fondiaria (maso) in grado di soddisfare il fabbisogno ed il sostentamento di una famiglia rurale mediante prati-pascoli con alberi da frutto sparsi (ciliegie, mele, pere, prugne, ecc.), orti, arativi e bosco dislocati attorno all’abitazione della famiglia; annessa a questa vi era la stalla con soprastante fienile per lo stoccaggio del foraggio necessario durante i mesi invernali. Il Mas del Mont, ubicato lungo i pianori in versante sinistro del profondo solco vallivo del Pongaiola, pur essendo distante – in linea d’aria – poco più di un chilometro dagli abitati di Vervò e Priò, è separata da questi dalla profonda forra del Torrente Pongaiola. Da Toss-Castel Thun, collocati lungo i terrazzi morenici in sinistra Pongaiola, è raggiungibile tramite un antico percorso pedonale che si sviluppa lungo le basse pendici del Monte Malachino.