Un programma ricco di convegni, incontri, spettacoli, escursioni, due record Guinness dei primati e, perché no, anche musica e divertimento. I diversi appuntamenti del Festival – presentati nel pomeriggio nel corso della conferenza stampa – si terranno in diverse location della provincia, dai parchi naturali dello Stelvio, Adamello Brenta, Paneveggio Pale di San Martino fino al Muse, nel cuore di Trento. Un Festival che è, come sottolinea il direttore del Muse Michele Lanzinger, “un’occasione straordinaria per comunicare la biodiversità del Trentino alle persone. Aree protette e museo sembrano due realtà agli antipodi: una fatta di spazi aperti e natura, l’altra chiusa e con gli animali impagliati appesi ai muri. In realtà non è così. Abbiamo una identica mission: diffondere la conoscenza, mettere in gioco la componente emozionale e sviluppare la consapevolezza che permette a noi di agire sul territorio. Tutto questo è raccolto ed esplorato dal Festival delle aree protette, a cui il museo delle scienze partecipa con convinzione. Questo tipo di manifestazioni ci permette di trasferire alle persone uno stimolo, un modo di essere cittadinanza attiva e protagonisti consapevoli del nostro futuro. Conoscere la natura e l’ambiente ci permette di comprendere eventi importanti che stanno cambiando le nostre abitudini quotidiane, quali i cambiamenti climatici”.
Pensieri e mission condivisi con Percorsi d’Anaunia, infatti quasi un terzo dei nostri percorsi attraversano siti di Natura 2000.
Sul sito della Provincia Autonoma di Trento il programma completo della manifestazione.