Comodo percorso che si snoda tra ombrosi e fitti boschi di faggio, segni della storia e attrezzate area pic nic. Nel cammino si attraversa l’antico ponte di pietra sul torrente Rinassico e si incontrano i resti della Torre di Visione che per la sua importanza da il nome alla passeggiata. Meta finale le due terrazze panoramiche con un affaccio privilegiato sia sulla Valle dell’Adige che sulla valle di Non.
Dal campo sportivo di Vigo di Ton parte questo suggestivo e selvaggio percorso tra forre, guadi del torrente Rinascio e ombrosi boschi di faggio. L'itinerario passa vicino a Castel San Pietro vicino a una terrazza naturale con un panorama incantevole sulle Dolomiti di Brenta. Proseguendo si costeggia l'area protetta del Monte Malachin per ricongiungersi all'itinerario 15.
Breve escursione finalizzata ad osservare una suggestiva curiosità naturale costituita dall'imbocco della forra rocciosa del Rio Val Ciucina le cui limpide acque sono frequentemente popolate dalle salamandre.
Meta del percorso è uno dei castelli meglio conservati del Trentino ricco di ritratti, porcellane, vetri e carrozze in cui respirare l'atmosfera nobiliare e ripercorrere le vicende di otto secoli di storia del principato vescovile di Trento. L'agevole percorso può essere intrapreso o da Vigo di Ton oppure dall'abitato di Toss.
Meta del percorso è un vasto prato panoramico a terrazzamenti in cui fino agli anni '20 vivevano famiglie dedite all'allevamento del bestiame e alla coltivazione di cereali e patate. Della preziosa testimonianza d'antropizzazione della montagna costituita dal sistema autosufficiente rimangono ancora alcuni resti degli edifici e grosse piante di ciliegio fra le dense pinete e abetaie della montagna di Vervò.
Il percorso, ricco di suggestioni storiche, si sviluppa dal complesso edilizio chiesastico di San Martino, attraversa un avventuroso ponte sospeso a precipizio sulla forra del torrente Pongaiola per poi risalire per incontrare i bei pianori boscati del Monte di Vervò. Sull'itinerario un ampio parco attrezzato con panche e punti fuoco e una terrazza con un panorama sulla bassa Val di Non e il gruppo delle Dolomiti di Brenta.
Comodo percorso ondulato per stradine di campagna e forestali che per attraversano boschi e prati con suggestivi squarci panoramici sulla bassa e media Val di Non e sull'antica chiesa pievana di San Euserio a Torra risalente a prima del XII secolo. Per le sue caratteristiche il percorso è ideale anche per mountain bike
Agevole percorso di collegamento, su strade forestali, fra Vervò e Sfruz attraverso le abetaie del Tovalin e Somassolo con possibilità di diramazione verso la Predaia fino a raggiungere il Rifugio Sores. Percorso adatto anche alle mountain bike.
Piacevole escursione ad anello a monte dell'abitato di Tres. Tra prati e pinete con possibilità di sosta pic-nic nella aree attrezzate della radura della "Fontana nuova" o della vicina conca prativa e biotopo lacustre "Lac del Bosc". Sul percorso il Sas di San Romedi", masso erratico con alcune incisioni nella pietra che la leggenda narra essere le dita e i piedi di San Romedio.
Il percorso si snoda attraverso i boschi nella valle del Rio Sette Fontane, fra i paesi di Tres e Smarano - Sfruz, con possibilità di raggiungere il singolare anfratto roccioso chiamato localmente "Vout Sette Fontane", ubicato lungo l'alveo dell'omonimo rio.
Il tracciato che parte da Smarano in località Doss en Ciàura, è agevole e panoramico, attraversa i boschi della Predaia su strade forestali. Sul percorso aree pic nic e ristoranti tipici.
Il percorso circolare, comodo, ondulato con minino dislivello, immerso nel verde dei boschi di pini e abeti intramezzato da due terrazze panoramiche: una sui laghi di Coredo e l’altra sulla selvosa Val di Verdès e sul Santuario di S. Romedio.
Meta di questo percorso è il Santuario medioevale di San Romedio da secoli punto d’approdo di devoti pellegrini e di viaggiatori curiosi. È possibile partire sia dal paese di Coredo con breve deviazione sulla terrazza panoramica affacciata sugli omonimi laghi che dalla località Sette Larici , passeggiando lungo la suggestiva valle del Verdès.
Percorso di notevole interesse naturalistico per la presenza di boschi di abete bianco, in regressione su tutta la catena alpina e specie in pericolo di estinzione. Tra i 16 percorsi è quello più a nord attraversato dal percorso n. 13 che arriva da San Romedio e il n. 14 che lo costeggia alla base per poi andare in Alto Adige.
Una rete di facili percorsi di media collina che partono dal margine dei frutteti inoltrandosi in una zona ricca di biodiversità. Il tracciato 2 costeggia il Sito di interesse comunitario (Sic) di “Monte Malachin”, un’area ad elevata naturalità, poco disturbata dall’attività dell’uomo, posta fra le valli di Non e dell’Adige. Il sentiero numero 15 attraversa invece il Sic per poi scollinare e raggiungere Favogna in Alto Adige.
Lungo sentiero ad anello che si sviluppa lungo le sponde del fiume Noce e offre numerosi spunti di tipo paesaggistico, naturalistico, storico e culturale attraversando la profonda forra di Santa Giustina, riconosciuto anche come biotopo, e toccando alcuni dei borghi più belli della Val di Non cresciuti attorno ad antichi manieri di famiglie nobili come i Thun.